Daniele, non conformato ma trasformato dal voler onorare il suo Dio.
Uno dei personaggi a me cari del Vecchio Testamento, è il giovane Daniele. Daniele che il suo nome significa in ebraico “Dio è il giudice” è un personaggio che ci insegna quando parliamo di conformismo e di trasformazione. Daniele vive in un periodo buio, difficile del popolo di Israele. Il popolo di Israele precisamente quello di Giuda, visto che molto tempo prima 10 tribù del nord furono già deportate dal popolo Assiro, dopo un ostinata ribellione a Dio, riceve la sua retribuzione cioè la deportazione e la cattività in un popolo straniero e quindi pagano come quello di Babilonia. Ci troviamo tra il 606 e il 605 a.C. Tra i tanti deportati e quindi strappati dalla loro terra natia, dalla famiglia e dalle proprie abitudini di vita c’è il giovane Daniele e i tre suoi amici. Il re di Babilonia Nabucodonosor, che appare subito alle prime battute della storia, è un uomo potente, astuto, abile, orgoglioso e con una sete di gloria e di potere. Egli ha una strategia per accrescere la sua ...