La conclusione perfetta, Apocalisse 21 e 22 - II parte.


“… inizia dalla fine. La conclusione di una storia è una buona guida che rivela le principali tematiche ed idee… i capitoli finali dell’Apocalisse si pongono come una finestra tramite il quale possiamo identificare le tematiche principali della narrativa Biblica” T. Desmond Alexander.




L’apostolo Giovanni nel capitolo 21 e 22 ci fornisce una serie di informazioni e di dettagli dello stato eterno incominciando dal capitolo 21:1 con “vidi nuovi cieli e nuova terra..”
 
Apocalisse 21:1 “Il mare”. Qui ci viene detto che il mare non ci sarà più. Credo che qui sia un linguaggio figurato. Dio che nella sua progettazione e creazione ha dato all’acqua un ruolo importante, vitale (troviamo l’acqua anche in Apocalisse 22:2) non credo che cancellerà il mare e quindi l’acqua per sempre. Il mare che per i Giudei rappresentava il pericolo, la confusione, qualcosa di caotico e non tranquillo (Isaia 57:20), qui è inteso come ciò che incuteva negativamente nel passato, non lo sarà più. Dio usò l’acqua, come già detto, per un giudizio universale in Genesi. Dio in Esodo tramite Mosè trasforma il fiume, le sue acque in sangue per giudicare l’Egitto e che poi all’uscita, gloriosamente fa attraversare il suo popolo attraverso l’apertura del Mar Rosso. All’entrata della terra promessa poi, Dio con Giosuè fa ritirare le acque del fiume Giordano. Ricordando un altro episodio nel libro di Giona, il mare è agitato a causa dell’incredulità e disobbedienza di questo profeta e che una volta buttato in mare dall’ equipaggio, si calma. Ai tempi di Gesù, i discepoli nella barca (Marco 4: 31 a 41) hanno paura di morire perché il lago era agitato. Fu lo stesso lago a non dare pesca all’inizio riportato in Luca 5, ma anche dopo la resurrezione in Giovanni 21 se non mediante l’intervento di Gesù stesso. 

Quindi un mare che trasmette timore, un giudizio, un elemento incontrollabile all’uomo, qui nella nuova creazione, questo timore, questo elemento non ci sarà più. Tra i vari temi che “non ci saranno” e che caratterizzeranno i nuovi cieli e terrà, non ci sarà il mare inteso con il significato appena descritto. Lo stato eterno progettato da Dio non include tutto ciò che il mare negativamente, esercita sull'uomo. Questo genera pace in noi stessi e fiducia nel nostro Creatore che promette un futuro così armonioso e tranquillo. Grazie Signore. 

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