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Visualizzazione dei post da 2019

Fake news

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Per tantissimi giovani e non, lo smarthphone è diventato un amico inseparabile. Con questo strumento possiamo fare tante cose e oramai il suo uso sta condizionando il nostro modo di vivere e di relazionarci con gli altri. Spesso mi accade di ricevere messaggi dai social da una certa fonte e poi dopo un po’ ricevere un altro messaggio dalla stessa fonte che si scusa perché la notizia o informazione appena passata è risultata “falsa”. Questa realtà mi ha fatto riflettere sulla nostra responsabilità di non essere superficiali o addirittura complici di questo modo di fare che in certi ambienti sembra essere addirittura una normalità. Nell’era della digitalizzazione il modo di ricevere e di propagare dati ed informazione cambia. Siamo allora investiti da una pioggia di informazioni che spesso risultano essere non precise o addirittura totalmente false. Alcuni consigli per evitare la diffusione di  fake news (le notizie false)  ci vengono forniti da Margareth Sullivan sul...

In Irpinia si può vivere davvero sereni

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Da due anni viviamo in Irpinia ed amiamo questa terra sempre di più. Non siamo nativi di Serino ma ci siamo innamorati subito del verde, dei bei paesaggi, dei buoni prodotti gastronomici, dall’ acqua buona   ecc., ma soprattutto dalle amicizie che abbiamo intrecciato. Sebbene questa terra sia piena di storie di famiglie che per varie ragioni hanno emigrato, crediamo che ci sia un lieve e graduale ritorno al voler     vivere lontano dalle grandi città. A Serino abbiamo trovato quella    tanta ricercata “serenità” che dona un sapore diverso alla nostra   quotidianità.  Viaggiando per l’Irpinia ed usando le parole di San Paolo quando arrivò nella città di Atene, ci siamo resi conto quanto la gente sia estremamente religiosa (Atti 17: 22). Una delle cose che ci piace fare in queste zone è passeggiare e come fece San Paolo, anche noi osserviamo i tanti luoghi o oggetti di culto (Atti degli Apostoli capitolo 17: versetto 23). L’apostolo...

Non solo ai tempi di Giobbe!

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Leggendo il libro di Giobbe non possiamo rimanere colpiti non solo dal tema della sofferenza, ma anche dai personaggi.   Il protagonista è Giobbe il quale profondamente provato da una sofferenza fisica, cerca conforto e risposte dai suoi amici. Il libro va vanti con questi tre uomini che cercano di dare una loro spiegazione alla sofferenza di Giobbe. Sorprendentemente il capitolo 32 si apre con l’intervento di un giovane, Eliu che era rimasto in silenzio fino a quel momento. Non si sa a che punto delle conversazioni Eliu si sia unito al gruppo di questi uomini rimanendo in silenzio per un certo tempo.   Il motivo del suo silenzio lo spiega lui stesso affermando “Io sono giovane d’età e voi siete vecchi; perciò mi sono tenuto indietro e non ho ardito esporvi il mio pensiero” (Giobbe 32:6). Eliù fa una cosa saggia lasciando la parola a chi è più negli anni della vita, ma è pur vero che i tre amici non lo interrogano, né hanno l’idea di far partecipare il più giovane al...

Soltanto uova oppure c'è qualcosa di più in questa Pasqua?

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Salve! Vorrei riproporre un mio articolo pubblicato l'anno scorso. La mia riflessione scaturisce dal fatto che ogni anno ci ritroviamo a vivere questa festa della Pasqua. La domanda è "soltanto uova o c'è qualcosa di più in questa festa?" Buona lettura!  Dal Vangelo di Giovanni al capitolo 19 versetti 38 a 42 e capitolo 10 versetti 1 a 10. L'apostolo Giovanni si rende conto di tre cose (ver 8 vide e credette, ma cosa?):  1.       La tomba ovviamente era vuota.  Un evento eccezionale e irripetibile. Non si era mai sentito una cosa del genere. Tanto inusuale che addirittura qualcuno pensò che avessero rubato il corpo. Ma non poteva essere vero! Logicamente nessuno poteva spostare una pietra così pesante (centinaia di chili) che sigillava l’ingresso della tomba. Inoltre la tomba era sorvegliata dalle guardie romane. Le guardie dovevano fare bene il loro lavoro altrimenti venivano giustiziate ed erano state avvertite dal Sinedrio che si diceva c...

Sei soddisfatto?

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Nel vangelo di Giovanni al capitolo 10 al versetto 10 c’è una frase che sin dall’inizio della mia conversione mi ha colpito e mi meraviglia ancora ogni volta che la leggo “Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiamo in abbondanza”. La mia conversione a Cristo è stata l’inizio di una nuova vita. La mia vecchia vita, quella senza Cristo, era una vita vuota, senza direzione ma soprattutto senza soddisfazione.   Da giovane ho provato a riempire il mio cuore con tante cose ma poi ho sperimentato il fallimento e la frustrazione perché pensavo che quelle cose potessero soddisfare quel vuoto che portavo dentro il mio cuore.   Poiché il mio cuore era combattuto e alla ricerca di pace interiore non ho avuto un percorso facile di studi. Mi lasciavo facilmente distrarre da cattive compagnie, divertimenti inutili e avventure sentimentali che mi lasciavano poi nel tempo con un profondo senso di solitudine. Allora provai con lo sport e anche quello è stato nel tempo un fallimento ...