Crescere nella grazia e nella conoscenza
Per approfondire il versetto in questione, è importante capire
a chi e perché l’apostolo Pietro scrive questa sua seconda lettera. La prima
lettera come la seconda, è scritta a tutti coloro che erano dispersi e che
erano perseguitati come cristiani. Erano credenti in Cristo del primo secolo
che vivevano nel fuoco della persecuzione a causa della loro testimonianza. Nelle
loro chiese poi iniziava ad affacciarsi un grande problema: l’ingresso di
uomini che insegnavano e proponevano delle dottrine false e che con il loro
modo gentile e allettante, trascinavano i credenti nell’errore. Pietro scrive
per ben due volte per avvertirli di questi uomini e come difendersi da loro.
Quando poi giungiamo al capitolo 3 versetto 18 troviamo una
sorte di conclusione del suo discorso. Cioè per non essere trascinati
nell'errore e per stare in guardia e per non scadere nella fermezza bisogna
fare qualcosa: crescere nella grazia e nella conoscenza (vanno insieme)
del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.
In altre parole, per evitare l’errore degli ignoranti, dei
falsi dottori i credenti, dovevano crescere nella grazia e nella conoscenza del
Signore Gesù. Pietro afferma qui, che l’unico modo per evitare di cadere è l’avanzare
sempre. L’unico modo per non scivolare indietro è andare avanti. Pietro
desidera che i credenti vadano vanti, che il loro processo di santificazione
vada avanti. Domandiamoci allora come? Come prima cosa, crescendo.
Quando parliamo di crescita che cosa ci viene in mente? Un
progresso, un movimento, uno sviluppo, un passo in avanti. Ho quattro figli. Se
non crescono, hanno dei problemi; così è per un credente in Cristo Gesù. Una
volta salvato e battezzato non è arrivato. E’ soltanto un punto di partenza.
Questo vale per il giovane credente come per chi lo è da decenni. Bisogna
allora santificarsi (cioè appartarsi per gli scopi divini), significa crescere
che poi è un comandamento di Dio per noi (1 Tess 4:3)
Se non si cresce, se si è aridi o stagnati, allora bisogna
chiedersi se ci sono aspetti, situazioni che stanno ostacolando la tua crescita. Quali? Forse un peccato,
non si prende Dio sul serio, cose in sospeso in famiglia, un’amicizia che a Dio
non piace, dei vizi nascosti, forse al lavoro non siamo tanto onesti, oppure siamo
presi troppo da noi stessi (egocentrismo) e dagli altri da non dare il giusto
posto a Dio, non diamo una buona testimonianza nel vicinato, non siamo dei
buoni figli ecc.
Dio vuole che la tua vita spirituale che Lui ha messo dentro
di te si sviluppi, cresca nella bellezza e che sempre più sia simile a Gesù. Martin Lloyd Jones disse “Il Cristiano
non è colui che aggiunge un certo quantitativo di buone opere alla propria
esistenza, ma è colui che ha ricevuto il dono della nuova vita nella quale
continua a crescere e a svilupparsi”.
Capito il concetto di crescita ora mi domando ma in che
cosa devo crescere?
Nella grazia e nella conoscenza del Signore Gesù
Cristo. Che cosa significa? Crescere nella grazia significa crescere,
sviluppare in quel rapporto con il Signore e con gli altri che è basato appunto
su quel dono immeritato che Dio ci fa. La salvezza dell’anima nostra è per
grazia. In molti casi però, iniziamo la vita cristiana capendo cosa è la
grazia, ma poi con il tempo iniziamo a vivere come se tutto ci fosse dovuto.
Abbandoniamo la base della nostra relazione con Dio, la grazia appunto, per
incamminarci in un sentiero di religiosità, della tradizione, dell’orgoglio
proprio come il fratello maggiore si era incamminato nella parabola del figliuol
prodigo in Luca capitolo 15. Quando abbandoniamo il sentiero della crescita
nella grazia allora iniziamo a puntare il dito verso gli altri, diventiamo
intolleranti e viviamo schiacciati dai sensi di colpa, perchè non potremo mai
vivere secondo le regole di uno schema, anche quello religioso. Quando invece vivo
e cresco nella grazia, imparo ad apprezzare i doni di Dio e mi bastano come Dio
disse proprio a Paolo cioè che la sua grazia gli era sufficiente (2 Cor. 12:9).
Il mio rapporto poi con gli altri cambia. Come vedo i miei genitori, I miei
fratelli, cioè destinatari della grazia di Dio e quindi anche della mia che
cercherà sempre la strada del perdono e dell’accettazione rifiutando così ogni
intolleranza o durezza d’animo.
Crescere nella conoscenza? Nella Bibbia la parola conoscenza
non è un concetto astratto o soltanto un insieme di informazioni. La conoscenza
biblica è una conoscenza fondata sui fatti si, ma che riflette poi una condotta.
Quindi parlando di conoscenza si parla di pratica cristiana. Inoltre è una
crescita nella grazia e nella conoscenza di una persona, quella meravigliosa
del Signore Gesù. Ecco la differenza tra il vero cristianesimo e tutte le altre
religiosi. Gesù fu esempio supremo di grazia, Egli che era pieno di grazia
(Giovanni capitolo 1:14). Le sue parole, le sue gesta, il suo vivere quotidiano
era pieno di grazia. Il suo agire quindi era dettato da una conoscenza della
persona del Padre, e nella pratica di tale conoscenza. Le sue parole erano
autorevoli e tanta gente lo seguiva perchè vedeva in Lui, l’applicazione della
legge di Dio e non solo grandi paroloni o discorsi vuoti che erano di moda ai
sui tempi. Perciò è importante per noi tutti affondare le nostre convinzioni
nella Parola di Dio, la Bibbia che è una vera e propria miniera da dove imparare
chi è Dio e cosa siamo noi per stabilire una personale relazione con Lui basata
sulla grazia e sulla conoscenza di Gesù.
L'apostolo Paolo esprime proprio questa ambizione in Filippesi 3:10 “Tutto questo allo scopo di conoscere Cristo”. Che la nostra vita
rifletta il desiderio di conoscere la Persona di Cristo Gesù evitando l’errore
che si commetteva ai tempi di Gesù come anche oggi. Cioè avere tanta conoscenza, nozioni anche
cristiane, tanti studi biblici svolti, ma senza un riscontro nel quotidiano. Finisco
lanciando una sfida a me stesso e ai lettori: questa settimana, in questo mese
e in quest’anno, dei tanti studi biblici ascoltati, letture personali fatte,
esperienze vissute nella comunione fraterna in luoghi diversi, quanto sono
disposto a crescere “nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore
Gesù Cristo”?
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