Pasqua al tempo del coronavirus

Dopo tanta sofferenza e paura per ciò che il coronavirus sta creando nel mondo intero lasciando dietro di se solitudine, tristezza e morte se la domenica di Pasqua  l’organizzazione mondiale della sanità (OMS) annunciasse la fine della pandemia o meglio, il vaccino per debellare definitivamente il virus covid-19 una volta e per sempre, immagino che ci sarebbe lo stupore, la gioia, tirando noi tutti un sospiro di sollievo.

Quello che accadde una domenica mattina di oltre 2000 anni fa è ancora più stravolgente. L’evento destò stupore mescolato con la gioia da parte degli amici stretti di chi soltanto tre giorni prima era morto ingiustamente su di una croce romana. Si, Gesù l’aveva preannunciato che sarebbe risorto il terzo giorno, ma tutto ciò che era accaduto così velocemente, drammatico e crudele aveva rimosso  dalla mente quelle parole profetiche. Se immagino poi a quelle donne al sepolcro al mattino presto, ai discepoli che corrono alla tomba e trovata vuota e noi oggi nel ripensare a quell’evento che ha cambiato le carte in tavola per il resto della storia, tiriamo davvero un sospiro di sollievo.
L’apostolo Paolo nel capitolo 15 della prima lettera ai Corinzi afferma che se Gesù non fosse realmente risuscitato dai morti, vana sarebbe la nostra fede e noi saremo ancora nei nostri peccati e che se avessimo sperato solo per questa vita, saremo considerati come i più miseri fra tutti gli uomini (ver 17 e 19).

Il messaggio del Vangelo si rinnova ancora una volta per questa Pasqua al tempo del coronavirus. E' un messaggio  per tanti che si sono resi conto quanto la vita sia fragile e che la morte è una realtà che ci appartiene più di quanto la vogliamo esorcizzare con tutte le distrazioni possibili della vita. Immagino la tristezza e solitudine di chi ha perso qualche caro in questa pandemia e a loro va tutta la nostra vicinanza. La presenza della morte è un indicatore chiaro che il peccato nell’uomo è una faccenda reale ed ha degli effetti ancora più catastrofici di un’epidemia. Il virus attacca la vita. Il peccato stravolge la vita ed ha conseguenze anche dopo la morte. Gesù morendo in croce è morto al posto mio e tuo, pagando di prima persona i peccati commessi da tutto il genere umano, compreso i miei ed i tuoi.  La sua croce era veramente pesante e dolorosissima! Ma la tomba non ha avuto l’ultima parola. Da quella domenica mattina tutto è cambiato. La resurrezione di Gesù ci dona speranza perchè alla realtà della morte, si oppone quella della vita indistruttibile donata a noi gratuitamente da Chi è risorto dalla morte. Gesù Cristo ha vinto la morte e tutte le forze del male. Perciò la nostra fede non è vana. Essa si poggia stabilmente sul fatto realmente accaduto in quel giardino dove rimane una tomba vuota. Gesù ci promette ancora OGGI in questi giorni di vera tempesta, che se crediamo in Lui quale unico Signore e Salvatore dell’anima nostra, confessando tutti i nostri peccati, non parteciperemo ad un futuro giudizio punitivo di Dio, ma passeremo dalla morte alla vita (quella eterna – Vangelo di Giovanni capitolo 5:24). In altre parole sperimenteremo anche noi la resurrezione. Sai è una questione di “quando” e non di “se”. Allora "quando" la morte sopraggiungerà avere questa certezza come ancora nel cuore, ci dona da oggi conforto, pace e coraggio di resistere anche a questa tempesta della vita.

Che cosa cambierà per questa Pasqua ai tempi del coronavirus?
Il mio augurio è che le cose cambino. Ma in che modo? Il virus ci ha fatto rendere conto di tante cose. Credere di essere i capitani della nostra vita è pura illusione. La libertà, anche quella di fare una semplice passeggiata è un dono. Abbracciare parenti e amici non è una cosa scontata. Adoperarsi per i valori veri allora è importante. Lasciarsi dietro quelle cose che alla fine non durano, semplicemente futili... è saggio. Ripristinare i rapporti interpersonali rotti, guardare il prossimo non come un nemico, ma andargli incontro tendendogli una mano. 
Ma prima di ogni altra cosa, ripristinare la nostra relazione con Dio. Nel segreto del tuo cuore confessa i tuoi peccati e risorgi con Gesù Cristo, abbandona "la tomba del peccato" e riconosci Gesù Cristo come UNICO Salvatore e Signore della tua vita. Con Gesù realizzerai quella pace, quella gioia e soddisfazione esistenziale che non hai mai provato nella vita anche nel mezzo di una tempesta.

Se la tomba rimase vuota, allora dov'è Gesù ora? E’ nel cielo ma è anche qui in terra e vuole essere presente nella tua vita accompagnandoti ogni giorno anche in questa tempesta del virus. Gesù ha promesso: “ecco IO sono con VOI tutti i giorni” (Vangelo di Matteo 28:20)

Ripensando alla croce di Gesù, alla sua resurrezione e alla celebrazione della Pasqua..tiriamo un sospiro di sollievo!

Gesù è risorto, è veramente risorto!

Patrizio Z.

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