Il presente o il futuro della Chiesa?

 


Ho ascoltato un’espressione che non mi trova molto d’accordo e cioè “Gli adolescenti / i giovani sono il futuro della chiesa”. Sebbene gli adolescenti ed i giovani, rispetto a chi ha più anni, hanno una prospettiva di vita più lunga, ciò non vuol dire che essi si debbano sentire come se vivesse la vita di chiesa in panchina aspettando il proprio turno nel futuro. Dal momento che l’adolescente o il giovane da la sua vita a Cristo realizzando la salvezza per sola grazia tramite la fede (Efesini 2:8,9), è a tutti gli effetti capace di incamminarsi verso una vita di servizio e dunque di pratica dei propri talenti naturali o dei doni spirituali. Ai tanti campi giovani ai quali ho partecipato la domanda più gettonata era “qual è il mio dono spirituale?” Si avvertiva un senso di disagio o di vero smarrimento perché in tanti, salvo eccezioni, vivono da disoccupati per ciò che riguarda il servizio cristiano. Se la Scrittura ci insegna che la chiesa “trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte per raggiungere l’edificazione” (Efes 4:16), a tutti i credenti si dovrebbe dare la possibilità di scoprire, praticare ed esercitare liberamente il proprio dono spirituale per il bene della chiesa stessa. Se la chiesa aspetta o trascura determinate fasce d’età, usando la metafora di Paolo, il corpo di Cristo vive delle evidenti disabilità. Certo, ci sono giovani che discutono se il Signore gli abbia dato un dono o no e qui di nuovo la Scrittura ci aiuta perché secondo 1 Cor 12: 4 a 11 ognuno ha almeno ricevuto un dono spirituale. Questi doni sono proprio dei potenziamenti spirituali donati dallo Spirito Santo per servire Dio nell’ambito della chiesa e non, cioè raggiungere il non credenti presentando il Vangelo. Ogni giovane credente (non vuol dire solo d’età!) ha la voglia di vivere il suo primo amore per Gesù testimoniandolo e servendo Dio nella chiesa. Questa attitudine è un segnale che si è nati di nuovo e che si vuole investire tutto se stessi verso il servizio utilizzando i propri talenti naturali o i doni spirituali. Naturalmente parlando, tutti abbiamo dei talenti naturali che sono diversi dai doni spirituali. I talenti possono essere quelle qualità ed attitudini che ci distinguono dagli altri come la pittura, il canto, la musica, usare bene il computer o lavorare bene determinati metalli. Abbiamo tanti esempi di uomini e donne davvero talentuosi ma che purtroppo non hanno dato la loro vita a Gesù. Dal momento che invece sperimentiamo la nuova nascita, questi talenti sono usati da Dio e tante volte potenziati per il servizio nella chiesa diventando dei doni spirituali alla chiesa. Quando un giovane credente desidera conoscere i propri doni spirituali gli indico uno schema e delle domande che desidero passarti e che spero siano utili per la conferma o la scoperta dei tuoi doni spirituali. L’importante che tu sappia che nella chiesa del Signore non ci dovrebbero essere disoccupati e soprattutto ogni singolo credente ha ricevuto dallo Spirito Santo, almeno un dono per servirlo.

Alcuni passi da intraprendere:
Preghiera focalizzata. Sarebbe utile pregare specificatamente per questo desiderio e magari chiedere a un tuo fratello o sorella in fede più maturo di pregare per te.
Studio mirato. Ci sono diverse risorse per fare uno studio biblico mirato su cos’è è quali sono i doni spirituali. Chiedi ai tuoi responsabili di chiesa risorse adatte.
Desiderio personale. Dio mette in noi desideri spiccati per guidaci verso un determinato servizio. Non ci darà mai un servizio che non desideriamo.
Abilità dimostrata. Anche se all’inizio possiamo dimostrarci impacciati o poco familiari, con il passar del tempo mostreremo un’abilità spiccata in quel servizio.
Conferma del “corpo” di Cristo. Sarà la chiesa che troverà utile e dunque confermerà il tuo dono riconoscendo l’edificazione che ne trae. I doni non sono per una gratificazione personale ma per l’edificazione dell’intero corpo di Cristo.

Rispondere alle seguenti domande potrebbe darti ulteriori indicazioni sulla strada per individuare un dono spirituale.

Che cosa ti piace o ti piacerebbe di più fare nella Chiesa? Quali forme di servizio ti hanno dato un senso di gioia, appagamento e realizzazione?
In quali settori di ministero gli Anziani della Chiesa/ i membri più maturi della Chiesa hanno incoraggiato la tua partecipazione?
In quali aree di ministero hai visto personalmente frutto o sperimentato la benedizione di Dio?
Se stai facendo qualcosa che in fondo non ti piace di fare ma lo fai solo perché non c’è nessun altro che lo faccia, pensi che tu stia operando in armonia con i doni di Dio? Perché?

Buon lavoro!

patriziozucchetto@gmail.com 

 

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