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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Il combattimento

Tra i vari libri cristiani che ho letto all’inizio della vita cristiana, sicuramente quello edito dalle edizioni GBU “Scacco matto”, le gioie e le lotte della vita cristiana di John White è il libro che mi aiutato a capire diversi aspetti del cammino del credente. Tra i vari capitoli c’è né uno intitolato “il combattimento”. Il capitolo inizia con delle strofe di un canto di  Wesley Soldati di Cristo, alzatevi, E indossate l’armatura; Forti della forza che Dio vi dà Per mezzo del suo eterno Figlio; Forti nel Signore degli eserciti, E nella Sua potenza onnipotente, Chi si affida alla forza di Gesù E’ più che vincitore . Queste parole mi aiutano a riflettere ancora oggi. C’è un aspetto della vita cristiana che immediatamente dopo il momento della conversione diventa una realtà quotidiana, il combattimento. Non so, la parola combattimento cosa ti suscita. Forse immaginiamo un armata militare, navi da combattimento, aerei e cannoni, distruzione e tutto ciò che la...

Il fine giustifica i mezzi?

Questa frase racchiude un modo di fare che oggi giorno è molto diffuso. Ma per arrivare ad uno scopo veramente è necessario usare ogni tipo di mezzo lecito o non? Cosa ne pensa la Parola di Dio? Nel vecchio testamento troviamo tra i vari re di Giuda uno di nome Asa.  Nel secondo libro delle Cronache cap. 14:1 subito ci viene descritta la sua scheda spirituale. Asa fece ciò che è buono e retto agli occhi del Signore, suo Dio. Nel libro dei Re nel passo parallelo, ci viene detto che Asa si comportò bene come il re Davide. Dall’inizio del suo mandato il qualità di re, Asa cercò di non solo di essere una guida politica a livello nazionale ma come del resto era richiesto dal Signore stesso per il Suo popolo, una guida soprattutto spirituale. Due sono le vicende registrate nel libro che ci fanno intendere la dipendenza del re Asa da Dio. Il primo è collegato al tempio. Infatti si impegnò subito a rimuovere quelle pratiche idolatre che erano state stabilite e favorite dai suoi predeces...

Metamorfosi

Studiando la Parola del Signore ho trovato che in essa è descritto il concetto della metamorfosi! Cos’è una metamorfosi? Sono sicuro che a scuola l’abbiamo studiata più volte. Consultando il dizionario Zingarelli spiega la metamorfosi, una profonda trasformazione che alcuni animali compiono nella forma e nella struttura per passare dallo stadio di larva a quello adulto. La parola metamorfosi è un sinonimo di cambiamento, di una mutazione. Nel mio volume enciclopedico poi alla stessa voce è specificato che questa metamorfosi ha luogo senza un intervento esterno, ma è un cambiamento che avviene interiormente. Cioè la trasformazione di un essere avviene realizzando un aspetto e natura diversi, verso un cambiamento radicale. Cioè subire una metamorfosi significa realizzare un cambiamento radicale. Cosa dice la bibbia della metamorfosi? Cos’è biblicamente? Perché  ne parliamo? Nella sua difesa apostolica e del vangelo che il Signore stesso gli aveva trasmesso nella seconda let...

Per fede caddero le mura di Gerico

“Per fede caddero le mura di Gerico” Se dovessimo chiedere ad uno stratega militare, ad un generale di impadronirsi una città, di un territorio in tempi di guerra, quale sarebbe il suo piano? Vedendo le immagini cinematografiche oppure leggendo i libri di storia e guardando le foto, siamo oramai abituati a vedere l’sito di una battaglia in un certo modo. Leggendo la storia della caduta delle mura di Gerico in Giosuè capitolo 6, certamente siamo incuriositi e poi sorpresi di come la conquista si sviluppa. La città  di Gerico era come un enorme bunker con mura fortificate ed era militarmente il fiore  all'occhiello  di tutta la regione. Il nome Gerico significa, “la città della luna” probabilmente una città dedicata al dio luna. Una città posta sulla collina con mura alte circa 25 piedi e spessi 20. I soldati dalle mura potevano vedere per kilometri. Gerico era un simbolo forte di forza militare e potere, una città inespugnabile. Tentare la conquista era inconcepi...

Il salmo 84, la presenza di Dio è la fonte della nostra vera gioia.

Il salmo 84 (Legato al salmo 42 e 63) Occasione e autore Lo scrittore di questo vivido e trasportante piccolo poema, poteva essere uno dei leviti (I figli di Core), esiliato dal suo compito che certamente amava. Preso dalla tragedia dell’esilio, o forse portato via dall'invasione di Sennacherib di Gerusalemme, egli versa il suo cuore per la sofferenza dovuta alla mancanza della sua terra e del tempio. Il linguaggio qui è poetico e musicale. I figli di Core erano custodi e i cantori del tempio di Gerusalemme (1 Cr 6:22; 9:17-32) Questo salmo poteva essere anche un salmo come i canti “dei pellegrini” (Sl 120 o 134) , esprimendo la gioia del pellegrino, il quale prima si reca a Gerusalemme e poi al tempio per partecipare a una delle tante feste nel calendario Ebraico.  Certamente il salmo ci esprime la gioia, il desiderio dell’adoratore nel trovarsi alla presenza del Signore e di non desiderare altro. Osserviamo il salmo. Ver 1 a 4. L’amore che l’autore esprime per Dio è ...