Gesù è capace di simpatizzare con chi “fugge” oggi.


Lettura dal Vangelo di Matteo capitolo 2, versetti 13 a 23. 

Anche la famiglia terrena di Gesù ha sperimentato l' emigrazione. Mediante l’avviso di un angelo in sogno a Giuseppe, il Signore provvede guida e quindi protezione dal tentativo di Erode di arrivare al bambino Gesù e di così eliminarlo. Tutto questo era stato già profetizzato e quindi anche in queste difficoltà, la scrittura si adempie fedelmente. Certamente Dio poteva intervenire diversamente, eliminando Erode da subito, ma nelle Sua divina sapienza e sovranità, Dio lascia che la famiglia sperimenti tutti i disagi di un viaggio, di sentirsi perseguitati, stranieri poi in Egitto imparando la completa dipendenza da Dio. Immagino come fossero quei anni in Egitto. Immagino le enormi difficoltà di sistemarsi, trovare un riparo, andare a fare la spesa. I doni lasciati precedentemente dai magi, saranno stati utili in quei momenti di disagio. Immagino la frustrazione, la paura e la pazienza di saper aspettare i tempi di Dio. Dalle prime battute della sua vita terrena, il nostro Signore e Salvatore sperimenta tutto questo testimoniando completa ubbidienza a sottomissione a chi per anni, gli era affidata la paternità di Gesù in terra. Gesù sperimenta così l’essere emigrante, straniero, cercato per essere ammazzato, non avendo una dimora fissa e di fidarsi di Dio Padre che lo proteggeva, assistendolo con i Suoi angeli. 
Questo vale anche per me se intendo essere un discepolo, un apprendista del Signore Gesù Cristo. Realizzare in famiglia la pazienza di aspettare i momenti giusti per muoversi e quando fermarsi per aspettare. Saper dipendere totalmente dal Signore e dalla Sua santa guida che certamente arriverà al tempo giusto. Comprendere che seguire Gesù significa seguirlo nelle sue orme della persecuzione, nel sentirsi straniero, non con una dimora fissa perché come l’autore della lettera agli Ebrei scrive, cerco quella celeste (Ebrei 13:14). Gesù può allora simpatizzare benissimo con chi oggi sta fuggendo da un pericolo reale e soccorrere chi cerca riparo in società più sicure. Non abbiamo paura di andare incontro  a chi fugge e mostriamo tutto il nostro amore provvedendo ciò che in quei luoghi da dove si fugge, è solo un ricordo. Gesù vuole intervenire mediante te e me per soccorrere chi sta fuggendo, chi attraversa la nostra strada per trovare accoglienza e pace. 

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