Apocalisse 21 e 22, la fine perfetta. Decima parte, la montagna.
“… inizia dalla fine. La conclusione di una storia è una buona guida che rivela le principali tematiche ed idee… i capitoli finali dell’Apocalisse si pongono come una finestra tramite il quale possiamo identificare le tematiche principali della narrativa Biblica” T. Desmond Alexander.
Il tema della montagna o alto monte. (Apocalisse 21:10.)
Giovanni è trasportato in alto. Dio porta e ci porta in alto per vedere le cose dalla sua prospettiva. Lo fa con Mosè, Esodo 3:1. In Deut. 9:10 Dio dona le tavole della legge, li in su ad una montagna a Mosè.
Potremo citare ancora diversi versetti ma l’insegnamento della montagna è forte. Per i giudei non necessariamente poteva significare letteralmente “montagna” ma anche un elevazione spirituale da dove vedere bene le cose (parallelo con Apoc. 17:3, Giovanni vede Babilonia, la città malvagia. Qui vede la buona città, Gerusalemme[1]).
Dio fa vedere dall’alto di una montagna la gloria del futuro tempio e Gerusalemme ad Ezechiele (40:1,2)
Questi sono momenti di visione, ricalibrare la direzione, comunione da parte di Dio verso il suo popolo. Giacomo, Giovanni e Pietro sperimentarono proprio li in alto, con Gesù la Sua gloria vedendo Gesù trasformato e ascoltando la voce di Dio stesso (Luca 9:28 in poi). Videro due grandi profeti come Mosè ed Elia, sempre li in alto.
La fine perfetta qui in Apocalisse la vedo come la visione dall’alto dello stato eterno. Salire in alto e rimanere li per sempre senza più scendere nella valle o in luoghi più bassi. Sperimentare la piena comunione con Dio li in alto eternamente. Ringraziamo il Signore che ci porta li in alto e li saremo, se siamo in Cristo, per sempre.
L’apostolo Giovanni nel capitolo 21 e 22 ci fornisce una serie di informazioni e di dettagli dello stato eterno incominciando dal versetti 1 capitolo 21 con “vidi nuovi cieli e nuova terra..” Giovanni usando un linguaggio figurativo vede delle immagini e cerca di portare in lettere ciò che la sua mente vede figurativamente. In questi due capitoli troviamo la conclusione di temi che ricorrono tutta la Scrittura, nella sua narrativa biblica, iniziando dalla Genesi. Questo per me è affascinante! Cioè qui vedo la conclusione “perfetta” di temi che ho visto la loro nascita e sviluppo in tutta la Scrittura.
Il tema della montagna o alto monte. (Apocalisse 21:10.)
Giovanni è trasportato in alto. Dio porta e ci porta in alto per vedere le cose dalla sua prospettiva. Lo fa con Mosè, Esodo 3:1. In Deut. 9:10 Dio dona le tavole della legge, li in su ad una montagna a Mosè.
Potremo citare ancora diversi versetti ma l’insegnamento della montagna è forte. Per i giudei non necessariamente poteva significare letteralmente “montagna” ma anche un elevazione spirituale da dove vedere bene le cose (parallelo con Apoc. 17:3, Giovanni vede Babilonia, la città malvagia. Qui vede la buona città, Gerusalemme[1]).
Dio fa vedere dall’alto di una montagna la gloria del futuro tempio e Gerusalemme ad Ezechiele (40:1,2)
Questi sono momenti di visione, ricalibrare la direzione, comunione da parte di Dio verso il suo popolo. Giacomo, Giovanni e Pietro sperimentarono proprio li in alto, con Gesù la Sua gloria vedendo Gesù trasformato e ascoltando la voce di Dio stesso (Luca 9:28 in poi). Videro due grandi profeti come Mosè ed Elia, sempre li in alto.
La fine perfetta qui in Apocalisse la vedo come la visione dall’alto dello stato eterno. Salire in alto e rimanere li per sempre senza più scendere nella valle o in luoghi più bassi. Sperimentare la piena comunione con Dio li in alto eternamente. Ringraziamo il Signore che ci porta li in alto e li saremo, se siamo in Cristo, per sempre.
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