Si per la vita, no per l'aborto!
Perché tante donne oggi in
Italia procedono per un aborto?[1]
Non si vuole di certo giustificare
la scelta di interrompere la gravidanza ma capire il motivo che porta
centinaia di migliaia di donne all’anno a questo punto permetterebbe di avere
ulteriori strumenti per combattere il fenomeno. Strumenti concreti, che incidono
sulla vita di tutti i giorni e non solo sul piano etico. Dai sondaggi condotti
tra la popolazione femminile Italiana, il 42% delle donne che hanno
abortito dichiarano che la ragione era da ritrovarsi nel loro status sociale di
nubilato ed il 38% che il bambino avrebbe interferito con il
percorso di formazione scolastica o lavorativo. In misura minore vi è
l’instabilità della relazione da cui il bambino verrebbe a nascere. Solo dopo i
rischi per la salute fetale e materna. Il fattore cosiddetto sociale, come si
vede, è molto presente.
Cosa afferma la Bibbia circa l’aborto?
Bisogna
essere chiari e dire che nella Parola del Signore, la Bibbia in modo esplicito, non si trovano versetti che denunciano l’aborto definendolo un omicidio o che la vita inizia
con il concepimento. Però abbiamo abbastanza informazioni circa il rapporto che
Dio stesso stabilisce con il bambino nel contesto pre-natale. Per esempio il Salmo
139:13 a 16 Davide nota del rapporto personale che Dio ha stabilito con lui
prima che nascesse. In Luca 1:39 a 45 alla visita di Maria ad Elisabetta perché
il bambino gli balza in grembo? Il bambino riconosce e balza a causa della
gioia della nascita umana del futuro Salvatore. Esodo 21:22 a 25 anche se è un
brano dibattuto da diversi studiosi circa il fatto che è un brano che riguarda
Israele comunque mi fa notare come il bambino non ancora nato è protetto dalla
legge giudaica. La parola originale sia ebraica che greca nel VT e NT per
“bambino” è la stessa usata sia per il “feto” che per il bambino dopo la
nascita. Questa indicazione chiaramente fa notare del valore che Dio dà alla
vita pre-natale. Inoltre nella Genesi Dio "stampa" la sua somiglianza e immagine
nell’uomo, un immagine e somiglianza che nessun altra creatura ha sulla faccia
della terra. Non è che l’uomo sia un piccolo dio, è chiaro, ma porta in se
caratteristiche di Dio stesso. Eliminare una vita è un attacco frontale alla
vita e in ultima analisi a Dio stesso creatore, il quale ha creato l’uomo a Sua
immagine e somiglianza.
Alcune
nozioni extrabibliche:
A questo
punto allora dobbiamo domandarci, ma il feto quando si sviluppa, quando è da
considerare una persona, un essere vivente? Credo che sia li la questione. Su
di un sito ho letto la risposta di un professore alla domanda: “scientificamente,
quando un feto è vita? La vita umana è legata al momento del concepimento. Da
quando si uniscono i patrimoni genetici dell’ovulo e dello spermatozoo, inizia
un processo che è unico e irripetibile proprio perché nessuno al mondo ha un
DNA uguale a quello di quella cellulina fecondata.[2]” Scientificamente
è provato che il codice del DNA del feto è unico nel suo genere, diverso da
quello della madre anche se è nel grembo di lei. In esso ci sono tutte le
caratteristiche del bambino che si svilupperà. L’intero codice genetico è
presente dall’inizio, dal concepimento. Altrove
leggo 5 “la vita umana
comincia al momento del concepimento. Si tratta di un fatto
scientifico, non di una filosofia, di una speculazione, di un'opinione, di
una congettura o di una teoria. Oggi, l'evidenza che la vita umana inizia fin
dal concepimento è un fatto così ben documentato che nessuno scienziato
intellettualmente onesto e informato o un medico possono negarlo.[3]
Più avanti
nello stesso articolo leggo “«come in modo chiaro e conclusivo la scienza
moderna - l'embriologia, la fetologia, la genetica, la perinatologia e tutta la
biologia -conferma l'umanità del bambino non nato» 7. Ad
esempio, «nella settima settimana di gestazione, (il bambino
non nato) ha già tutte le caratteristiche esterne familiari e tutti gli
organi interni dell'adulto [...]. Il cervello in configurazione è
già come quello di un adulto, ed emette gli impulsi che normalmente coordinano
la funzione degli altri organi. Il cuore batte vigorosamente. Lo stomaco
produce gli acidi digestivi.
Altre
considerazioni utili.
La vita e
la sua procreazione va concepita nel contesto della famiglia e del rapporto tra
l’uomo e la donna come marito e moglie (Genesi 1:27,28 e Efesini 5:22 a 31). Ne
segue che l’aborto e la vita prenatale non è una faccenda privata e personale
che interessa la sola donna, ma è una questione di etica che riguarda la coppia
e l’intera società di come questo tema viene affrontato. I genitori sono
istruiti dalla Parola di Dio a vivere all’interno della coppia la loro
sessualità e verso la realizzazione della famiglia (Esodo 20:17). Andare oltre
la sfera matrimoniale significa non solo peccare davanti a Dio, ma andare
incontro a conseguenze difficili come donne lasciate sole e vite poi alla fine
non progettate. Quindi l’aborto non va
visto come una “soluzione” sociale e tante volte personale, ma una conseguenza
della ribellione e peccato contro Dio in quanto si va incontro alla natura
stessa di Dio che è per la vita e creatore della vita. A mio avviso l’aborto
con tutte le sue sofferenze morali, fisiche e psicologiche, può essere
affrontato con la potenza dello Spirito Santo e l’annuncio del Vangelo che non
solo guarisce ma educa alla giustizia di Dio.
Aborto terapeutico?
Aborto terapeutico?
Oggi si usa questa dicitura ma cosa vuol dire? Se la nascita di un
bambino è a rischio nel senso che si
prospetta la nascita di un feto non sano, va eliminato? In questo caso va
capito cosa si intende per un bambino “sano” e come intendiamo il grado di
perfezione. Già alla nascita dobbiamo essere consapevoli che non siamo
perfetti, solo Dio è perfetto. Quindi dobbiamo caricarci della responsabilità
che se Dio ha deciso per quella vita, i genitori devono caricarsi della responsabilità.
Il ragionamento “ma poi soffrirà con il suo handicap”, non sta a noi decidere,
la vita appartiene a Dio.
La pillola
del giorno dopo?[1]
Ci sono pareri diversi se è un aborto oppure no. La pillola che può essere
presa fino alle 72 ore dopo il presunto rapporto potenzialmente a rischio di
una gravidanza, è un aborto. Cioè intervenire 3 giorni dopo il concepimento e
embrione già formato, cos’è? A Mio avviso è un aborto chimico.[2]
C’è chi
afferma la differenza tra aborto farmacologico e quella del giorno dopo.
Moralmente per me è un aborto.[3]
Secondo un
articolo su LIFE[4]
non solo in casi di pericolo della vita della mamma procedere per un aborto, ma
anche nel caso che la mamma si ammali e avere il cancro ed essere incinta nello
stesso tempo. Tanti dottori hanno incoraggiato la mamma a procedere all’aborto
per ricevere le cure necessarie come radiazioni o chemioterapia. Se la quantità è eccessiva comunque le
perderà il bambino spontaneamente[5]. Ma 1%
dei casi di aborto, quindi rari. Ma poi al 5 mese di gravidanza un bambino
prematuro è in grado di sopravvivere ma in difficoltà come i polmoni non
sviluppati. In genere però visto la medicina moderna, possono sopravvivere.
Ma un
dottore, specialista del settore in una rivista “il Times” Irlandese del 1992,
Giugno, asserisce che non è sempre che la gravidanza peggiori il cancro, ma che
il bambino può continuare a vivere anche sotto il trattamento e nascere comunque sano. Può
succedere che questo può portare ad un aborto spontaneo o la nascita di un
bambino sottopeso, ma certamente diverso da un aborto intenzionale.
Aborto? Si alla vita, no all'aborto!
[1] http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_academies/acdlife/documents/rc_pa_acdlife_doc_20001031_pillola-giorno-dopo_it.html
[2]
http://www.pilloladelgiornodopo.it/funziona.asp
[3]
http://www.iobenessereblog.it/pillola-ru486-in-italia-aborto-volontario-farmacologico-e-pillola-abortiva-ru486-non-e-la-pillola-del-giorno-dopo/2263
[4] LIFE House, Newbold Terrace,
Leamington Spa, CV32 4EA
[5]
Domande e risposte IBEI 1994 sull’aborto.
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